Taumatropio

Taumatropio


Il gioco/esperimento di oggi è stato inventato in epoca vittoriana.
La scienza talvolta ha lo stesso fascino agli occhi del bambino della magia e questo è senza dubbio un esperimento “magico”.

taumatropio

Il gioco consiste in un dischetto che viene fatto ruotare velocemente tramite due fili appesi all’estremità. Sulle due facce sono raffigurati disegni che si completano a vicenda, e facendo ruotare il disco velocemente, grazie alla persistenza della visione sulla retina, si ha l’impressione di guardare un’unica immagine combinata.

Soggetti tipici sono l’uccellino e la gabbia, oppure il vaso e i fiori, l’albero spoglio e il fogliame, ecc.. Spesso alcune frasi, magari spezzate nelle due facce, completano la suggestione.

Occorrente
Per realizzarlo servono:
Due dischi di cartoncino
Due elastici

Realizzazione:

Disegnate nei due dischi le due immagini che si completano a vicenda.

Prestate attenzione se il disegno non dovesse essere simmetrico.

Dovrete infatti sovrapporre e se preferite anche incollare, la parte non disegnata dei dischi, quindi prima di fare il disegno consigliamo di provare il taumatropio per capire la corretta posizione dei disegni.

Se preferite potete stampare i modelli qui sotto riportati.

Incollate i due disegni sul cartoncino.

Fate due buchi laterali.

Fate passare l’elastico.

Fate girare gli elastici tra pollice ed indice in modo da far ruotare i dischi.

Ora il vostro taumatropio è pronto per stupire ed incantare i vostri bambini.

Il taumatropio può non essere circolare, potete realizzare la forma che preferite e potete se desiderate sostituire gli elastici con un bastoncino di legno al quale fissare i dischi di cartoncino.

Taumatropio
Taumatropio
Taumatropio
Taumatropio

Spiegazione:
Persistenza delle immagini sulla retina
Il ricordo di ciò che l’occhio ha visto rimane sulla retina per un decimo di secondo. Questo fenomeno prende il
nome di persistenza delle immagini sulla retina. Se il nostro occhio riceve due immagini intervallate da un tempo infe-
riore a 0,1 s, vediamo la seconda immagine prima che la precedente sia dimenticata. Su questo fenomeno si basano il cinema e la televisione. Per esempio, nei cartoni animati, immagini leggermente differenti sono presentate a distanza di 0,04 secondi (inferiore al tempo di persistenza sulla retina), perciò le vediamo in movimento per effetto della persistenza delle immagini sulla retina.