Che cos'è la toxoplasmosi ? È un'infezione causata da un protozoo
(toxoplasma) e una volta contratta lascia un immunità permanente quindi le
donne che l'hanno già avuta non corrono il rischio che si ripresenti. A
dirci se l'infezione c'è già stata è un esame del sangue il toxo test che
rileva la presenza degli anticorpi. Secondo le statistiche circa il 60%
delle donne in attesa ha già avuto la malattia in passato. Qualora invece
non si sia immunizzate la toxoplasmosi può essere pericolosa se
contratta in gravidanza? Per la salute della futura mamma no anzi a
volte passa inosservata proprio perché è asintomatica. Se il toxoplasma
però arriva al feto può provocare conseguenze anche serie come danni al
sistema nervoso centrale, idrocefalia, lesioni viscerali e oculari. Molto
dipende dell'epoca della gestazione: una toxoplasmosi che colpisce nel
primo trimestre quando avviene la formazione degli organi può causare
più danni di un'infezione contratta alla fine della gravidanza. Ma c'è
una notizia positiva se anche la mamma si dovesse ammalare solo nel 40%
dei casi il toxoplasma riesci ad attraversare la barriera della placenta
e in questo caso gioca un ruolo determinante la tempestività della
diagnosi. Il test è fondamentale scoprire per tempo l'infezione : prima si riesce a diagnosticare prima si interviene farmacologicamente impedendo al protozoo di passare al feto. Innanzitutto è opportuno fare uno screening già prima del concepimento. Dopodiché Basta ripetere il
testo ogni mese durante la gravidanza. Con questa periodicità si è
praticamente certi di scoprire la malattia tempestivamente.
Nell'eventualità in cui il test da negativo diventi positivo il ginecologo
prescrive antibiotici specifici per debellare la malattia. Qualora la toxoplasmosi non fosse individuata per tempo si fa il
cosiddetto test di avidità un esame del sangue che ci consente di datare con certezza il periodo in cui è venuta l'infezione. Se c'è il
sospetto fondato che il toxoplasma abbia raggiunto il feto la mamma viene
sottoposta l'amniocentesi per verificare se è presente il toxoplasma nel
liquido amniotico. In caso di risposta affermativa è necessaria una
terapia antibiotica in grado di oltrepassare la barriera placentare e di
raggiungere anche il feto. Insomma le cure ci sono ma prima si individua la malattia meglio è. Per tutte le donne che desiderano un bambino e stanno tentando il concepimento, è sempre consigliato lo screening per la Toxoplasmosi, con la valutazione delle immunoglobuline G e M. È importante eseguire questo esame perché il parassita della
toxoplasmosi, se contratto in gravidanza, può attraversare la provocando aborti
spontanei, lesioni agli occhi o al sistema nervoso centrale del bambino. Il rischio riguarda soprattutto la prima parte della gravidanza: per questo è importante sottoporsi al test prima del concepimento. Se la donna scopre di non essere immune basta che si attenga ad alcune semplici strategie preventive:
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