Addio al pannolino e al ciuccio

Ecco perché le ferie favoriscono alcune importanti conquiste: tante ore di luce, libertà, clima favorevole, mente rilassata le vacanze estive rappresentano una preziosa occasione per dare un taglio ai doveri e alle preoccupazioni ma anche, in qualche caso, per affrontare con maggiore serenità le piccole tappe di crescita dei nostri bambini.

Per esempio è quasi tradizione attendere la bella stagione per svezzare il piccolo dal pannolino.
Se fa la pipì addosso in questo periodo non rischia di prendere freddo mentre lenzuola e vestiti si lavano si asciugano più in fretta.
In casa poi può restare anche nudo, in spiaggia per brevi periodi avendo però l’accortezza di proteggerlo dalla sabbia con un asciugamano pulito quando si siede e dai raggi del sole con una crema solare sul sederino.
Senza contare che in estate di solito mamma e papà sono più pazienti nei suoi confronti rispetto al resto dell’anno e lo sottopongono così ad una minore pressione.
L’estate è un po’ meno gettonate invece per quanto riguarda lo svezzamento a tavola.
Alcuni esperti sconsigliano di proporre nuovi cibi proprio nei mesi in cui le alte temperature rendono facilmente i bambini più inappetenti.
In vacanza poi, magari nella sala da pranzo di una pensione piena di ospiti, potrebbe risultare imbarazzante combattere con un bebè che non ne vuole sapere di mangiare il semolino.
Esiste almeno un risvolto positivo in questo periodo la preferenza per i cibi liquidi e la generosità della terra permetteranno di abituare il bambino ad un alimento, la frutta fresca, che in altre stagioni verrebbe relegato a fine pasto ho spesso rifiutato.

Un’altra importante fase della crescita e l’abbandono del ciuccio. È un passaggio delicato da affrontare in una situazione di tranquillità e non in una in occasione dei mutamenti drastici come un trasloco, l’arrivo di un fratellino oppure l’ingresso al nido o all’asilo. Anche per questa piccola conquista le ferie vengono spesso consigliate da psicologi e pediatri. Ma le vacanze non sono per stessa definizione un cambiamento piuttosto consistente nella abitudine soprattutto per un piccolo bambino? Sì ma dobbiamo ricordare che per un bambino il vero ambiente è la famiglia e quando viaggia è come se portasse con sé la sua casa. È però fondamentale che vengono mantenuti alcuni punti fermi della sua giornata come ritmo sonno-veglia: la sera non dobbiamo metterlo a letto troppo tardi perché siamo in vacanza ma alla solita ora con gli stessi rituali. Lo stesso vale per i pasti che gli vanno somministrati negli orari in cui è stata abituato in città.

Lettura in bagno:

È giunto il momento più o meno impegnativo per i bebè di lasciare il pannolino imparare a usare il vasino. Perché non affrontare l’impresa leggendo? Ecco allora un mini manuale studiato appositamente per tenere compagnia al bambino durante le grandi manovre e per distrarlo dagli aspetti di questa novità che a volte gli creano un po’ di disagio: “il vasino di Andrea” Editore: Usborne Publishing è un libretto cartonato facilmente sfogliabile in cui il piccolo protagonista spiega al proprio cane a cosa serve il misterioso contenitore.