Vaccino anti Morbillo-Parotite-Rosolia-Varicella

La vaccinazione contro il Morbillo Parotite Rosolia Varicella

Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa, che si trasmette per via respiratoria e si manifesta con febbre alta, tosse, congiuntivite e una caratteristica eruzione della pelle. Non esiste terapia specifica. Le complicanze più temibili sono la polmonite (circa 6 casi ogni 100 ammalati), la diminuzione delle piastrine nel sangue (1 caso ogni 3.000 ammalati) e l’encefalite (1 caso ogni 1.000 ammalati). Queste complicanze possono determinare conseguenze permanenti come danni cerebrali, ritardo mentale o addirittura morte.

In Italia nel 2002 si è verificata una vasta epidemia di morbillo, con oltre 40.000 bambini malati, più di 600 ricoveri, 15 casi complicati con encefaliti e 6 decessi.

La rosolia e la parotite (orecchioni) sono generalmente meno gravi del morbillo, ma possono anch’esse provocare seri danni alla salute.

La rosolia è particolarmente grave quando viene acquisita da donne in gravidanza: l’85% delle infezioni acquisite nel primo trimestre di gravidanza causano aborto o gravissimi danni al bambino, quali sordità, ritardo mentale, cataratta ed altre affezioni degli occhi, malformazioni cardiache (sindrome della rosolia congenita).

La parotite determina di solito gonfiore di una o più ghiandole salivari che dura una settimana, ma può determinare complicanze quali forme lievi di meningiti in 10 casi ogni 100 ammalati, infiammazione del pancreas in 4 casi ogni 100, sordità permanente in 5 casi ogni 10.000. L’infezione acquisita dopo la pubertà può causare infiammazione dei testicoli o delle ovaie in 25 casi ogni 100 ammalati. Non esiste terapia specifica nè contro la rosolia nè contro la parotite.

La varicella è una malattia spesso ritenuta non grave, anche se le conseguenze sono talora molto impegnative e serie e le cure mediche, per contenerle, sono di scarsa efficacia.

La malattia e altamente contagiosa: si stima che in Italia si verifichino circa 500 mila casi all’anno, con una maggiore frequenza nella fascia di età 0-14 anni.

Si manifesta con eruzioni cutanee (vescicole) che si diffondono, in gittate successive, su tutto il corpo, con sintomi generali, quali febbre, malessere, mal di testa.

Generalmente la malattia si risolve spontaneamente, ma in alcuni casi si possono verificare gravi complicanze come polmoniti (23 ogni 10.000 ammalati), infezioni batteriche delle lesioni cutanee o danni cerebrali (1 ogni 10.000 casi). Il rischio è più elevato quando l’infezione avviene negli adolescenti, negli adulti e nelle donne in gravidanza, per le gravi conseguenze in particolare per il nascituro.

Una manifestazione tardiva dell’infezione (herpes zoster) si osserva, inoltre, in 15 casi su 100, per la persistenza del virus nei gangli nervosi; tale rischio aumenta con l’eta.

Oggi possiamo vaccinare un bambino contro le quattro malattie con una unica somministrazione.

ll vaccino contro morbillo-parotite-rosolia-varicella è sicuro ed efficace. Solo in alcuni casi, tra il 5° e il 26° giorno dalla vaccinazione, si possono verificare effetti collaterali lievi e di breve durata, più frequenti negli adolescenti o giovani adulti, come febbre (10-15% dei casi), manifestazioni cutanee (esantema simile al morbillo o vescicole 4-6% dei casi). ln casi estremamente rari il vaccino può dare effetti collaterali importanti ma meno frequenti rispetto a quelli che si verificano dopo il morbillo o la varicella: un caso ogni 30.000 persone vaccinate di trombocitopenia (diminuzione delle piastrine nel sangue), 1 caso di encefalite ogni milione di persone vaccinate, 2 casi di polmonite. ogni 10.000 vaccinati. Dopo la vaccinazione contro la varicella sono stati descritti casi di herpes zoster in 2,6 casi su 100.000 dosi di vaccino somministrate.

Vi è assoluta certezza scientifica, pertanto, che un bambino vaccinato è molto più sicuro di un bambino non vaccinato.

Per le caratteristiche epidemiologiche della varicella e particolarmente importante raggiungere elevate coperture vaccinati nella popolazione per evitare l’insorgenza della malattia nell’età adulta, in cui le complicanze sono più severe e frequenti.

Una vasta campagna vaccinale, oltre a proteggere la salute dei bambini e degli adulti, contribuisce anche a diminuire la circolazione del virus e ad interrompere le abituali epidemie con vantaggio per il singolo e per la comunità.